*dedicato a l’amico Luca
°in copertina -figura femminile Neolitico- Museo di Sanliurfa
STARGATE 2.!.3 – Mi ricollego al servizio precedente e vi svelo cosa mi ha indotta a programmare in un certo modo le tappe del mio viaggio con soste a Derinkuyu e Gobekli Tepe in Turchia.
Due cose fondamentalmente: un articolo del professor Corrado Malanga, già linkato in diversi articoli precedenti dal titolo “Facciamo l’uomo a nostra immagine” ma che purtroppo non si trova più online e il libro “La Dea che creò l’uomo- Dai miti Sumeri alle ipotesi degli antichi astronauti ” di Syusy Blady. ( un piccolo aneddoto: a Goreme chiedo un’informazione ad un bel signore simpatico, l’unico che parla italiano, e mi dice di aver venduto i tappeti a Syusy mentre giravano “Turisti per caso”). Un caso?… Bah! Forse un segno.
Sono una fervida sostenitrice del potere evolutivo degli arcani maggiori dei tarocchi, ne riconosco leggi universali, simboli e valori numerali e ne accolgo le suddivisioni in triadi e settenari. Sono lo strumento della mia mission e la condivido con chi è pronto e disposto a fare altrettanto, tuttavia adoro in particolar modo la disposizione circolare, ovvero stenderli in cerchio da 1 a 22 o 0 e vedere in questa disposizione sistematica quell’ordine di cose comuni al genere umano: tutti nasciamo da un padre ed una madre, tutti cresciamo, invecchiamo, moriamo, facciamo scelte, conquiste, subiamo tradimenti e sconfitte, e da queste apprendiamo e cosi via … il come e il quando si svela spesso in anticipo e in maniera soggettiva grazie al mescolamento delle carte e dei numeri e alle tante combinazioni possibili, ma ha senso se si è fatto nostro il racconto principale, quello che rispetta la numerazione progressiva 1,2,3,4, ecc… e tiene conto della multidimensionalità dell’essere umano che coesiste sul piano fisico, mentale, emotivo e spirituale. E se dividiamo per orizzontale e per verticale gli arcani disposti a cerchio: ecco apparire i quattro livelli della vita umana.
Insegnando che tutto è ciclico e riparte dal caos, parlano della “nascita” di un essere umano, dall’orgasmo (rappresentato dalla carta del Matto che nella disposizione circolare trova spiegazione di essere sia la carta 22 che la carta 0) al parto (l’Appeso – Torre) e alle sue prove nel mondo oggettivo (Il Mondo arcano XXI ).
Ma dopo aver letto l’articolo e il libro sopracitati si è fatta largo anche un’altra ipotesi che non esclude nessuna delle precedenti e non ne smentisce il potere divinatorio e neppure quello evolutivo.
Non sappiamo se in origine gli arcani fossero in immagini o se ognuno rappresenta un capitolo di un racconto scritto in chissà quale lingua (magari sumera) o latina ( come il Corpus Ermeticum), quel che è chiaro è che gli archetipi di ognuno rispettano una sequenza che potrebbe narrare della creazione dell’uomo. e che Ermes e Thot incarnano lo stesso spirito legato alla conoscenza e alla comunicazione. Non siamo certi della derivazione egizia e neanche della datazione degli arcani maggiori. Si! Sappiamo che i tarocchi di Marsiglia (Rinascimento) sono il primo mazzo composto e fuso alle carte da gioco destinati alla divinazione, filtrati dopo dal tarocco quale percorso evolutivo per attingere all’Akasha ma non ancora del tutto riabilitato in questo secolo. Tuttavia, poco sappiamo delle 22 lame maggiori: chiaramente complesse e profonde per essere un gioco dell’oracolo.
I concetti non sembrano semplici ma se si prova a guardare gli arcani disposti in cerchio come una sorta di “Città del sole” di Tommaso Campanella il velo cade, poichè se parlano della creazione dell’uomo, parlano della creazione in senso ampio applicabile a qualsiasi contesto: anche alla nostra vita.
Sintetizzando molto perchè serve una spiegazione verbale- Dal caos (0rgasmo- impulso incontrollato) il Matto, in laboratorio (Il Mago ) la Dea madre di tutte le madri La Papessa predispone l’Imperatrice alla creazione dell’Imperatore, donandogli quel quid in più “la coscienza” (Il Papa), l’invecchiamento e tutta una serie di cose che solo l’uomo possiede)…. ma ancora più in profondità è relativamente semplice associare il racconto degli arcani alle narrazioni dei miti sumeri.
La storia di una dea aliena che ci ha creati in laboratorio sembra plausibile.
L’uomo dotato di libero arbitrio percorrerà la propria strada….(Il Carro ) sottoposto al Karma (La Giustizia) e ai limiti umani…. e qui mi fermo. Certi luoghi della Turchia confermano molti tratti essenziali di questa visione della storia… ma la ricerca è appena iniziata!